Mentre alcuni sindaci del Calatino si fanno avanti con incontri ai
più alti livelli istituzionali per gestire in proprio il Cara di Mineo,
il sindaco di Palagonia Valerio Marletta ribadisce con forza di volersi
schierare, in tutte le sedi, contro questa politica che devia ingenti
flussi di denaro pubblico su una struttura che dopo la partenza degli
americani non avrebbe trovato migliore remunerativa sistemazione.
“Sin dalla nascita del villaggio, cosiddetto della “solidarietà” –
dice Marletta – abbiamo denunciato la squallida operazione dell’ex
ministro Maroni di sperimentare nuove politiche di segregazione, anche
per i richiedenti asilo, in un luogo ad oltre 10 Km dal centro abitato,
dilapidando decine di milioni di euro che riempiono le tasche delle
solite clientele locali, il tutto sulla pelle dei migranti che attendono
ancora il permesso di soggiorno, visti i numerosi e pretestuosi
dinieghi, con attese lunghissime”.
“Ma veniamo alla proposta – continua Marletta – per una soluzione
che, a nostro avviso, è conveniente per tutti riguardo il Cara di
Mineo”.
“Voglio ricordare – prosegue il sindaco di Palagonia – che solo
nella provincia di Catania, con cinquantotto comuni, si potrebbero
realizzare altrettanti SPRAR con massimo venti ospiti ciascuno, progetti
che, dove realizzati, hanno dato testimonianza che, quando si pensa
veramente di voler affrontare un fenomeno strutturale, si possono
raggiungere ottimi risultati”.
“Mi è sembrato opportuno mentre alcuni sindaci si affannano a
gestire in proprio il Cara – conclude Marletta – lanciare una proposta
in controtendenza, per costruire nel Calatino una rete di SPRAR per i
quali il comune di Palagonia si propone come coordinamento locale di
tali progetti”.
Salvo Reitano (Responsabile Ufficio Stampa Comune di Palagonia)
Nessun commento:
Posta un commento