Anche l'amministrazione comunale di Palagonia si mobilità per dire “No”,
al “Muos di Niscemi”, l'impianto di telecomunicazioni militari
considerato nocivo per la salute. Ad annunciarlo il sindaco Valerio
Marletta che ha anticipato la collocazione di uno striscione permanente
in Piazza Municipio per denunciare ancora una volta il processo di
militarizzazione della Sicilia.
Come è noto, a Niscemi, all’interno di una fra le più belle riserve
naturali d’Europa, proseguono i lavori che daranno alla luce il Muos
(Mobile User Objective System), il nuovo sistema di telecomunicazioni
satellitari che collegherà tra loro i centri di comando e controllo
delle forze armate, i centri logistici, gli oltre 18 mila terminali
militari radio, i gruppi operativi in combattimento e gli arsenali di
morte sparsi in tutto il pianeta e consentirà di propagare
universalmente gli ordini di guerra, convenzionale e/o chimica,
battereologica e nucleare.
I lavori per l'impianto di questo “mostro”, composto da due antenne
paraboliche, più una di riserva, di 18 metri e mezzo di diametro e due
trasmettitori con antenna a torre di 149 metri di altezza, hanno già
irrimediabilmente compromesso l'habitat dell'area naturale “Sughereta,
Sito di Importanza Comunitaria (SIC).
A questo vanno aggiunti i pesantissimi effetti sulla salute provocate
dalle micidiali microonde che si aggiungeranno all'inquinamento
elettromaghetico generato dalla stazione di telecomunicazioni della
Marina americana pèresente dal oltre 20 anni in contrada Ulmo.
Marletta spiega gli effetti nocivi del Muos e dice: “Queste stazioni
comunicano con i satelliti in orbita attraverso impianti di trasmissione
ad altissima frequenza, determinando un inquinamento di onde
elettromagnetiche nel raggio di oltre 140 chilometri ed esponendo le
popolazioni residenti a gravi rischi. Gli altri tre impianti Muos
esistenti nel mondo sono stati realizzati distanti dai centri abitati,
mentre questo in costruzione sta per essere realizzato in una zona
vicinissima in linea d'aria alla città di Niscemi, confinante appunto
con una riserva naturale. Molti gli studi che dimostrano la pericolosità
delle onde che emetterà il Muos e numerosi i casi di militari
siciliani, in servizio a Niscemi, morti di leucemia a causa delle onde
che vengono emesse dalle antenne già installate”.
Il primo cittadino che come consigliere provinciale aveva già
partecipatao alle grandi mobilitazioni contro la costruzione del Mous
aggiunge: “Per la salute e il benessere, per la tutela delle risorse
ambientali e per un mediterraneo dei popoli mare di pace, siamo decisi a
portare avanti qualsiasi azione di lotta popolare schierandoci con le
migliaia di giovani siciliani, i comitati NO MOUS, le associazioni e le
amministrazioni locali che hanno deciso di interferire con l'azione
sopraffattrice del Pentagono e di non accettare la legge della guerra e
dell'insaziabile interesse economico mafioso che sta dietro a queste
scelte dissennate”.
“Ho già chiesto al presidente del Consiglio Salvo Grasso – conclude
Marletta – di convocare in tempi brevi il civico consesso per
deliberare, sono sicuro all’unanimità, un Ordine del Giorno sul MUOS che
chiede di bloccare subito i lavori delle parabole militari americane”.
Salvo Reitano (Responsabile Ufficio Stampa)
Nessun commento:
Posta un commento