Il consiglio comunale di Palagonia, convocato dal presidente Salvo
Grasso, è sceso ieri sera in campo per la difesa del Tribunale e della
Procura di Caltagirone, a rischio chiusura dal piano tagli del Governo
che prevede la soppressione di 37 tribunali, fra cui quello di
Caltagirone.
L’assise cittadina ha affrontato ieri il delicato argomento ed ha
espresso all’unanimità, con 17 voti favorevoli, l’adesione alla delibera
del Consiglio comunale di Caltagirone manifestando così il proprio
inequivocabile dissenso contro una decisione che, se attuata,
penalizzerebbe in maniera irreversibile le comunità del Calatino.
Il consigliere Francesco Di Blasi (nella foto), capogruppo di
“Palagonia Bene Comune”, intervenendo prima del voto, ha sottolineato
“l’assurdità di certe decisioni prese dal Governo Monti”.
“Il ministro Severino – dice Di Blasi – dimostra di sconoscere la
triste situazione in cui versa la giustizia italiana con un aumento
vertiginoso, circa 200 mila nel 2011, dei procedimenti archiviati per
prescrizione, tra i quali reati come corruzione, truffa, ricettazione,
omicidio colposo”.
“Il tribunale di Caltagirone – dice ancora Di Blasi – è essenziale
per il territorio Calatino, con un’utenza di 13 comuni, dove vi è un
alto tasso di criminalità, e il Governo cosa fa? Chiude il simbolo della
legalità”.
“Non ci resta che sperare – conclude Di Blasi – in un ripensamento,
anzi sarebbe auspicabile un rafforzamento del Tribunale di Caltagirone
per dare un forte segnale di legalità e lotta alla mafia”.
Dichiarazione di voto favorevole è stata espressa dal consigliere Bernardo Vaccaro per il gruppo “La Piazza”.
Il Consiglio comunale, nel corso della stessa seduta, ha votato con
16 voti favorevoli e un astenuto (Bernardo Vaccaro) l’adesione alla
costituzione della Fondazione di comunità del Calatino “Don Luigi
Sturzo”, approvando la bozza dello statuto.
La Fondazione si propone di favorire uno sviluppo durevole e
sostenibile del territorio, capace di coinvolgere le istituzioni
pubbliche e gli attori sociali che in esso operano.
La Fondazione non persegue scopi di lucro e non distribuisce utili,
ha durata illimitata, opera nel campo della solidarietà sociale, della
beneficenza, della pubblica utilità e del “No Profit”, promuovendo il
miglioramento della qualità della vita e stimolando lo sviluppo civile,
culturale, sociale.
Salvo Reitano (Responsabile Ufficio Stampa Comune di Palagonia)
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