giovedì 9 settembre 2010

La provincia di Catania e l'amicizia con le testate giornalistiche. Via libera ai proclami e silenzio sui problemi.

L'attegiamento fazioso della stampa siciliana non è certamente una novità. Il monopolio del Cav. Ciancio, la censura alle critiche, le ricostruzioni fantasiose hanno caratterizzato da sempre un certo modo di fare "informazione" a Catania. Viene condannato, per abuso di ufficio nell'espletazione delle sue funzioni, il dirigente massimo dell'ente provincia e nessuno(o quasi) riporta la notizia. Si dà spazio a "piccole" critiche ma con la condizione che siano seguite da una pronta replica istituzionale( il più delle volte farsesca) che di fatto annulla la possibilità di una contro replica. Non parliamo poi della censura preventiva nei confronti dei grandi dibattiti sulle questioni che "contano". Nel migliore dei casi passa ciò che per loro resta nell'ambito del "politicamente corretto", annullando la criticità e il diritto per i cittadini ad avere informazioni complete.

Le amministrazioni provinciali si sono sempre distinte nel ricercare l'amicizia della stampa. L'attuale giunta Castiglione, bisogna riconocerlo, mostra uno zelo senza precedenti!

Non passa giorno che le iniziative di Castiglione non vengano adeguatamente pubblicizzate sui giornali e le televisioni. Dalla sagra della ricotta, passando per una corsa equina, per arrivare ai "proclami" sulle grandi opere da realizzare "sul nostro territorio", Castiglione c'è!

Le conferenze stampa sono sempre affollatissime e i giornali concedono lo spazio "dovuto" alle istituzioni cittadine!



Qualche giorno addietro è stata pubblicata una intervista all'assessore alla pubblica istruzione Ciampi,dove venivano pubblicati dati sulle strutture scolastiche di competenza della provincia. Si legge in quella intervista che i nostri istituti sono tra i più sicuri, i più moderni, i meno affollati....un paradiso per il mondo della formazione! E le palestre chiuse perchè pericolanti? E la mancanza dei più basilari sistemi di sicurezza in tantissimi istituti? E la mancanza di aule che portano al sovaffollamento di tante scuole? E le persistenti barriere architettoniche? E la mancanza addirittura di banchi e sedie, vetri delle finestre? Non parliamo poi del pericoloso Eternit che ricopre tante strutture e che andrebbe al più presto rimosso.

Nell'articolo non troverete niente di questo. Si possono rimuovere in un articolo le problematiche del mondo della scuola, ma risulta più complicato cancellarle dall'immaginario collettivo di chiunque abbia frequentato una nostra scuola.



Ci chiediamo: quanto influiscono sulla liberta del mondo dell'informazione i milioni di euro che la provincia elargisce a stampa e televisione?

Un piccolo grande esempio: la provincia ha organizzato nel mese di luglio 2010 un evento denominato "Open week", che prevedeva un paio di concerti alle ciminiere. Niente di importante, un normale evento musicale estivo. La spesa pubblica per questo evento si aggirava sui 40.000 euro, quindi la potremmo definire normale amministrazione. Per presentare alla collettività questo "grande" evento viene realizzato dalla presidenzadella provincia un piano di investimento pubblicitario di oltre 60.000 euro! Bisogna preparare la passerella televisiva per Castiglione, assessori, funzionari, e quindi le cose vanno fatte bene. 20.000 euro vanno al grande capo Ciancio( La Sicilia, telecolor ecc), 3000 a questa rete locale, 2000 a quella, in modo che tutti restino contenti e lo show vada avanti. Tutti coperti da Ciancio fino al giornalino di paese denominato "Gazzetta rossazzurra".



Di questi esempi ne potremmo riportare dedine e decine, consapevoli che questa notizia non traverà mai spazio sui media. Hanno creato un sistema perfetto attraverso finanziamenti pubblici che garantiscono l'occhio di riguardo e la possibilità della censura per il dissenso.


Catania 7 Settembre 2010

I consiglieri provinciali

Valerio Marletta - Antonio Tomarchio

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