Lo denunciavamo da anni, e come volevasi dimostrare le inchieste della magistratura fanno le prime vittime. Una delle "vittime" si tratta di un personaggio "illustre" della burocrazia comunale: Giuseppe Quattrocchi Dirigente ufficio tecnico....un pezzo grosso già dai tempi dell'era Fagone. Il grande "affare" della "spazzatura" finisce in tribunale e aspetteremo le indagine della magistratura. Ma quello che mi preme sottolineare è l'aspetto politico di questo nuovo scandalo della pubblica amministrazione.... il tassello che manca alla vicenda infatti si chiama "copertura" politica! Mi chiedo: i dirigenti di settori nei comuni vengono nominati dalla politica, e negli anni in questioni 2004/2008 sappiamo tutti chi comandava a Palagonia! Per ora mi fermo qua, aspetto di sapere di chi è il volto politico che fino ad ora la stampa considera "ex amministratore" indagato.....saputo quello il cerchio si chiude e quello che in questo momento è sola una supposizione diverrà una certezza!
Fuori il malaffare dall'amministrazione pubblica di Palagonia.
Articolo trattao da "la Sicilia"
Rifiuti, appalti illegali a Palagonia
arrestati due funzionari del Comune
In manette anche due imprenditori.Le accuse per i quattro sono di abuso d'ufficio e truffa allo Stato: lo smaltimento dell'immondizia sarebbe stato assegnato senza gara pubblica.
PALAGONIA (CATANIA) - Due imprenditori e due funzionari dell'ufficio tecnico del Comune di Palagonia sono stati arrestati da carabinieri nell'ambito di un'inchiesta sull'affidamento di appalti pubblici per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani. I militari dell'Arma hanno anche sequestrato beni, a scopo preventivo, per 30 milioni di euro.
Gli arrestati sono gli impiegati comunali Vincenzo Furnò, di 63 anni, e Giuseppe Quattrocchi, di 40, e gli imprenditori Giuseppe Busso, di 42, e Cirino Riccardo Squadrito, di 45. Nei loro confronti è stato eseguito un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Caltagirone. I reati ipotizzati sono abuso d'ufficio, falsità materiale e truffa allo Stato. Il giudice ha disposto anche il divieto di dimora a Palagonia nei confronti di un ex amministratore comunale indagato.
Al centro dell'inchiesta l'appalto per la raccolta di rifiuti per conto del Comune di Palagonia dal 2004 al 2008 che, secondo l'accusa, sarebbe stato affidato senza gara pubblica in assenza dei presupposti d'urgenza e prorogato con ordinanze illegittime a aziende che, sostiene la Procura, non avevano i presupposti di legge.
Il sequestro beni preventivo di 30 milioni di euro, eseguito dai carabinieri nei confronti degli indagati, è equivalente alla stima del danno che sarebbe stato subito dallo Stato con la presunta truffa.
29/09/2009
17 commenti:
A parte l'informazione vera presa dall'articolo di "La Sicilia", la prima parte lascia un po' a desiderare, perché screditate persone che fino a "prova contraria" sono innocenti. I signori di cui parlate sono in stato di fermo e non arrestati e condannati!
Vi consiglio di leggere il mio articolo che è in risposta al vostro... saluti
Il link è: http://strikajici.altervista.org/?p=46#more-46
Ci sembra che anche il giornale "La sicilia", sicuramente non comunista, parla di arrestri.
Dovremo dimenticare i sorprusi politici dell'era Fagone? Mai, sarebbe da vigliacchi
Riguardo a "Dovremo dimenticare i sorprusi politici dell'era Fagone? Mai, sarebbe da vigliacchi"
rispondo dicendo che le vecchie amministrazioni, e anche quella nuova, non sono state, e non sono, delle migliori: non sanno amministrare e il, come si suol dire, "magna magna" c'è sempre stato, dalle ex-amministrazioni fagoniane, a quelle ancora più vecchie!!!
Ricordatevi che la prima amministrazione di Salvino Fagone ha fatto "richiesta di dissesto finanziario" perché le amministrazioni ancora prima, faccio l'esempio di Cannata, Naselli, ecc..., avevano coperto di DEBITI il comune!
Con questo non giustifico l'amministrazione di Fagone, ma dico solo che accanirsi così sul governo fagoniano e parlare male di persone che, ribadisco, FINO A PROVA CONTRARIA, sono innocenti è SBAGLATO... cerchiamo invece di collaborare per migliorare il paese... l'ACCANIMENTO POLITCO non fa bene al comune di Palagonia!
Ho letto il suo articolo Maria, opinioni diverse ma i fatti sono fatti.Allora:
1) Dall'articolo pubblicato si evince chiaramente che ci sono stati da parte della procura mandati di arresto e non fermi, quindi non abbiamo scritto niente di falso.
2)Sui provvedimenti a carico dell'indagato Fagone non diciamo niente di più di quello che dicono i giornali.
3) Sull'ipotesi politiche(ipotesi e non condanne che spettano alla magistratura), ogni cittadino fino alla condanna definitiva nei tre gradi di giudizio è da considerare innocente. Questo non avviene per tutti(la gegge non è uguale per tutti) ma noi da garantisti lo siamo con gli arrestati e con l'indagato Fagone.....ma un primo giudizio politico e non giuridico(viste le accuse rivolte ad un personaggio pubblico) lo possiamo e lo vogliamo dare.
5)Dalle indagini(non ancora concluse) e dalle accuse formulate si delinea un quadro abbastanza "chiaro".
Ecco noi abbiamo detto questo nel nostro post. Le supposizioni che si leggono sul suo articolo sono libere intepretazioni. Opinioni sue. I fatti restano fatti.
Valerio Marletta
Non abbiamo mai difeso le precedenti amministrazioni, nè abbiamo definito l'amministrazione Fagone come la peggiore in assoluto.
COme ha ribadito valerio, abbiamo dato un parere politico all'evento giudiziario
Mi spiego meglio:
1) (forse non è colpa vostra perché ho avuto problemi con la connessione) manca un mio commento dove scrivevo che l'articolo parla di "custodia cautelare" che viene fatto di norma per tutte le denunce gravi come questa per evitare l'inquinamento di prove a carico, quindi non sono agli arresti per condanna, come si capisce invece dalla vostra opinione;
2)per quanto riguarda Fagone io rispondevo al commento di PRC Palagonia che ha portato la discussione su Fagone;
3) sono d'accordo con il 3° punto di Marletta per quanto riguarda l'innocenza di una persona non condannata, ma il mio commentosi riferiva alle frasi utilizzate nell'articolo, mirate per screditare persone che, come ho detto, non si possono giudicare così pesantemente rovinando la loro reputazione senza che questi siano stati condannati per i reati denunciati.
Aggiungo che se siete contro il partito politico allora non vi accanite sugli impiegati (non c'entrano niente con la politica) che sono le ultime ruote del carro!
Il quadro "abbastanza chiaro" delle indagini di cui parla Marletta non accusano Quattocchi e Furnò come appartenenti ad una banda mafiosa e ne tanto meno li dichiarano come dei "pezzi grossi" e "personaggi illustri"!! Che è appunto quello che invece le vostre opinioni vogliono far credere e se non vi è ancora chiaro, è questa la cosa che mi ha dato fastidio!
Il commento non è arrivato, penso che sia un suo porblema di connessione.
Mi scusi Maria, precisiamo qualche cosa:
1) Custodia cautelare: Misura cautelare che comporta la restrizione della libertà personale, applicabile a un soggetto prima che questi sia processato e condannato con una sentenza definitiva se ricorrono alcune condizioni previste dalla legge. La privazione temporanea della libertà personale può essere giustificata da una delle seguenti esigenze cautelari: a) evitare che il presunto colpevole si sottragga alla pena attraverso la fuga; b) evitare il concreto pericolo del compimento di gravi reati da parte del presunto colpevole; c) evitare che il presunto colpevole possa inquinare o distruggere le prove del reato.
Come per le altre misure cautelari personali, presupposto essenziale per l’applicazione della custodia cautelare è la presenza di "gravi indizi di colpevolezza" relativi al soggetto che la subisce. Inoltre, in ottemperanza al principio dell’adeguatezza secondo il quale le misure cautelari prescelte devono essere proporzionali alle esigenze cautelari da soddisfare, la custodia cautelare in carcere può essere applicata solo quando tutte le altre misure cautelari risultino inadeguate. Quindi parliamo di restrizione e cioe di ARRESTO.
2)L'arresto per condanna è altro, ma sempre di arresto si tratta.
3)Sulla questione del "pezzo grosso": mi sono permesso di chiamarlo così perchè il Dott. Quattrocchi a tempi era il dirigente capo dell'ufficio tecnico al comune di Palagonia. Esistono uffici e uffici, come esistono scale gerarchiche negli uffici di un ente pubblico. Quattrocchi era il capo di un ufficio importante con onori(stipendio alto)ma anche responsabilità(la firma sugli atti) , ecco perchè ho usato quel termine.
Cordialmente
Valerio Marletta
Io vi posso dire che ho capito quello che ho commentato.
Mi è sembrato un po' troppo eccessivo definirlo "personaggio illustro della burocrazia comunale" perché è comunque un dipendente come ogni altro soggetto a licenziamenti, a stipendio mensile, a straordinari, premio(aumento di grado), ecc...se poi ha fatto qualcosa di sbagliato abusando della propria posizione allora pagherà sicuramente, come ogni dipendente statale.
Io ribadisco: ho trovato esagerato e inutile ai fini politici descriverli come "gruppo mafioso". A mio parere accanirsi contro gli impiegati non è una buona politica e non vi fa fare di certo una bella figura (è un consiglio spassionato)!
E questa difesa a questi accusati non l'ho scritta per difendere il partito opposto al vostro (io non sono una politicante), ma le persone accusate che prima di tutto sono PERSONE.
Definirli "4 della banda" non solo è inutile, ma è anche una supposizione INFONDATA.
Per chiarire ulteriormente: la mia attività politica si svolge all'interno di un ente pubblico e distinguo un dirigente di settore da un impiegato "normale"....uno che conta nella burocrazia da uno che esegue e basta.
Sulla descrizione "come gruppo mafioso": non abbiamo usato questa definizione ma che l'organizzazione mafiosa in Sicilia sia presente nella gestione dei rifuti è cosa risaputa e provata. Su questa vicenda ci penserà la magistratura ha dare risposte. Poi se vogliamo fare sempre supposizioni:
1)Giuseppe Busso(imprenditore arrestato) era stato già arrestato a Modica il 2 luglio del 2008 per gli stessi reati ma anche per peculato nell’ambito dell’operazione “Trash” condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Ragusa.
Diciamo che non è proprio un santo e la vicenda ci fa supporre che affarismo e potere economico,dirigenti zelanti, potere politico e potere mafioso hanno svolto un ruolo attivo! Ma Signora queste sono posizioni politiche e noi non siamo la magistratura.
Valerio Marletta
Nella nostra cosituzione il principio arantista è uno dei principi cardini, principio liberale per cui si sono battute diverse forze culturali. Detto questo non credo che se uno assume, come dire, uno "status minore" non sia per lui un'esenzione e dippiù una giustificazone. Un vecchio detto dice "chi è peggio chi ci va o chi va dietro?". Chi ha la responsabilità di effettuare un controllo si pone in una condizione forse peggiore di chi commette l'atto.
Se il vostro articolo si basa su supposizioni per posizioni politiche, avreste potuto supporre anche che queste persone siamo state costrette a firmare. Se il sig. Marletta è un ente pubblico ssa che ogni impiegato è tra l'incudine e il martello, tra la legge e i politici, di cui voi fate parte. Perché non supporre che l'abbiamo fatto per non perdere il posto di lavoro? A questo punto si può supporre che non ci siano molti privilegi nel essere dirigente del settore (uno che conta nella burocrazia)!!
E poi non fate finta di non capire... "gruppo mafioso" lo si deduce dal titolo del vostro articolo e non dal fatto che di mezzo ci sia la spazzatura!
Un impiegato comunale non perde il posto di lavoro se non firma....magari perde il suo "status" di privilegiato( viene spostato e finisce nel posto piu odiato del comune in castigo) ma non lo possono licenzare. Prima viene l'etica e la morale....soprattutto nell'amministrazione della cosa pubblica.
Valerio Marletta
No caro Valerio prima dell'etica e della morale viene il rispetto della legge. Francamente non capisco il perchè di questa difesa ostinata di Maria. L'impiegato non si trova affatto tra l'incudine e il martello, l'impiegato ha il dovere (!!!) di svolgere la sua funzione secundum legem. Non ha alcune dovere e men che meno diritto a raggirarla. Francamente trovo grave che tu cerca continuamente giustificazioni al loro operato.
Mi permetto di dirti che tu non sai come funziona: esistono contratti e contratti. Ancora oggi ci sono impiegati al comune che non hanno un contratto a tempo indeterminato e l'ing. all'epoca entrò per un progetto e quindi aveva un contratto a scadenza da rinnovare...
E' facile parlare di etica quando a te non capita, ma per chi ha una famiglia da mantenere mi sembra un tantino diverso il discorso, di certo io non lascerei morti di fame i miei figli!
Capito. Ognuno è libero di trovare le giustificazioni che ritiene opportuno. Da questo punto di vista(il suo)tutti i comportamenti possono essere giustificati.....dal rubare all'ammazzare.
P.S. per Nicola: la legge quando è giusta(non sempre per me) è l'espressione dell'etica e del rispetto per la collettività!
Valerio Marletta
Per Nicola Calanducci: secondo me è grave il fatto che parliate male di gente che fino a prova contraria risulta innocente.
Inoltre quando non ci si sta in mezzo a certe situazioni è facile parlare... non potete discutere così di azioni commesse da queste persone senza sapere la loro ragione.
Avete fatto tutte le supposizioni possibili prima di scrivere un articolo del genere e rovinare la dignità di queste persone?
Se non avessero preso soldi da questi appalti, qual'è sarebbe stato il motivo di questo abuso di potere e truffa allo Stato? Ve lo siete chiesti?
Fino adesso stanno sentendo le dichiarazioni di ognuno e ancora non si parla di dichiarazioni date dai due impiegati, per cui non si dovrebbe dire e scrivere nessuna opinione al riguardo, perché ancora i fatti non sono chiari...
Come ho già detto io non giustifico le azioni commesse, ma difendo le persone di cui ancora nessuno sa la causa di tale atto compiuto.
E non mi venite a parlare di posizioni politiche perché ribadisco le posizioni politiche non si prendono in questo modo.
Per Marletta: mi scuso per il "tu" dato, ma mentre scrivevo non ci ho fatto caso.
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