lunedì 11 aprile 2011

I nostri “piccoli” amministratori comunali….

A giugno saranno passati 3 anni dall’inizio della sindacatura Calanducci. Pensiamo sia giunto il momento per fare un bilancio dell’attività amministrativa. Sono stati anni funestati da repentini cambi nella maggioranza di governo,dagli arresti per Mafia, da una sfiducia consiliare al sindaco, dalle dimissioni “revocate” del sindaco,da continui cambi degli assessori e da un consiglio comunale dove comandano i furbetti di turno.

L’iniziale compagine politica(Mpa-Udc) che sosteneva l’amministrazione si è dissolta. La continuità amministrativa con i “Fagone” è entrata in crisi molto presto lasciando il posto alle “alleanze variabili” che hanno portato alla compravendita dei consiglieri comunali.

Ci chiediamo: qualcuno è in grado di dirci chi rappresenta la maggioranza e chi l’opposizione? I consiglieri comunali dovrebbero essere garanti del funzionamento della macchina amministrativa attraverso “la vigilanza e la proposta politica”, invece assistiamo al degrado giornaliero delle istituzioni!

Le questioni importanti non hanno avuto risposte concrete da questa amministrazione. La gestione della vicenda “Vigili urbani”, l’appalto raccolta rifiuti, la gestione clientelare delle risorse destinate ai servizi sociali e dei progetti regionali di pubblica utilità, la scarsa manutenzione delle strade e delle scuole sono i segni tangibili di un fallimento!

Qualsiasi speranza in un cambiamento e di una vera discontinuità con gli anni dei “Fagone” è rimasta un miraggio.

Chi in questi anni ha provato a svolgere un ruolo attivo per migliorare il nostro paese, ha trovato le porte chiuse del “Palazzo del potere”. Chi non ha l’amico consigliere ha trovato un palazzo sordo alle esigenze di quanti hanno a cuore le sorti di un paese frustrato e condannato al degrado socio-culturale. Bisogna essere in “vendita”, bisogna essere pronti a chinare la testa davanti “a loro”, bisogna essere corruttibile per varcare il portone del comune di Palagonia.

Noi non abbassiamo la testa davanti a nessuno. Non siamo in vendita. Ci rivolgiamo alla stragrande maggioranza dei cittadini “sani” di Palagonia, per continuare a denunciare le malefatte dei nostri “piccoli amministratori” e per costruire l’alternativa a questa classe politica indecente e collusa. Noi vogliamo ripartire dalla gente comune che non ha perso la speranza, che vuole costruire un futuro per la nostra comunità. Riprendiamoci il nostro paese!

Aspettiamo fiduciosi che la Prefettura di Catania verifichi le condizioni per lo scioglimento del consiglio comunale di Palagonia per infiltrazioni mafiose, come abbiamo richiesto negli scorsi mesi.

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