L’operazione dei migranti a Mineo rappresenta una palese speculazione. E’ all’opera quella macchina di gestione affaristica delle emergenze, che tante vergogne ha prodotto nel nostro paese.
E’ chiara, in questo caso, la volontà di deviare ingenti flussi di denaro pubblico su una struttura che, dopo la partenza degli americani, difficilmente avrebbe trovato una remunerativa collocazione.
Sulle modalità di utilizzo della struttura hanno ragione le associazioni di solidarietà che rilevano la funzionalità del villaggio di Mineo, che sorge in un’area isolata, a politiche di gestione dei flussi migratori basate su detenzione e ghettizzazione. Le dichiarazioni del ministro della difesa, che prefigurano l’intervento dell’esercito, sono una clamorosa conferma di questa prospettiva.
L’ipotesi del governo sul residence di Mineo è quindi da respingere con forza, così come sono da censurare le posizioni contraddittorie del governo regionale che, come sempre, alterna toni propagandistici e miserabili trattative.
Condanniamo, inoltre, tutte le manifestazioni d’inaccettabile razzismo che si sono succedute in questi giorni, tese a strumentalizzare le preoccupazioni che vengono dal territorio.
Di fronte al dramma gigantesco che abbiamo di fronte nel Mediterraneo, è necessaria una politica nuova fondata sulla cooperazione, sull’ampliamento e la valorizzazione dei canali d’ingresso legali e delle reti di accoglienza.
Luca Cangemi, Segretario regionale PRC-Sicilia
Pierpaolo Montalto, Segretario provinciale PRC-Catania
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