Lo affermano, per la Federazione della Sinistra siciliana, Luca Cangemi e Salvatore Petrucci, segretari regionali rispettivamente di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani, insieme a Concetto Scivoletto e Pietro Milazzo, coordinatori regionali di Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà, con riferimento ai manifesti affissi in tutta la regione dal Partito Democratico, nei quali si legge fra l’altro che, “grazie” proprio a quel partito, in Sicilia ci sarebbe il lavoro, la scuola non chiude più e l’acqua sarebbe tornata pubblica.
“Vadano a raccontarlo – sbottano i dirigenti della FdS siciliana – alle migliaia di disoccupati che fanno della Sicilia la regione italiana con il più alto tasso di disoccupazione, a quelli che sono stati costretti ad emigrare, a quelli che un lavoro non lo cercano più e ai precari che lo stanno perdendo definitivamente!”
Per gli esponenti della Fds, si tratta di “menzogne su menzogne, sciacallaggio sulla pelle dei siciliani: lavoro in Sicilia ce n’è sempre meno; l’acqua non è stata ripubblicizzata, come hanno dimostrato i tecnici che hanno studiato la finanziaria regionale, ed è una beffa dover pagare l’acqua in una regione in cui ci sono intere province in cui il servizio idrico praticamente non esiste; e sulla scuola siamo al paradosso che vengano rivendicati successi nel momento stesso in cui viene ridotta la già irrisoria quota di classi che usufruiscono del tempo pieno, in cui si opera un ulteriore taglio di migliaia di posti di docenti e personale tecnico ed amministrativo,
in cui la regione si è coperta di ridicolo con i cosiddetti progetti Leanza annunciati ad agosto 2009 e iniziati ad anno scolastico praticamente finito”.
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