lunedì 25 gennaio 2010

Sosteniamo i braccianti agricoli. Odg al consiglio provinciale

Nella conferenza stampa di stamatinna lunedì 25 Gennaio abbiamo presentato le nostre proposte per sostenere i lavoratori del comparto agrumicolo che stanno attraversando una crisi economica senza precedenti. Stasera si svolgerà un consiglio provinciale straordinario sulla crisi dell'agricoltura e noi presenteremo questo il seguente ordine del giorno:


Al presidente del consiglio provinciale
Al presidente della provincia

Ordine del giorno: sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto agricolo


Premesso che:
i lavoratori e le lavoratrici del comparto agrumicolo della provincia di Catania vivono una crisi occupazionale senza precedenti e che una delle cause della grave crisi va ricercata nelle enormi difficoltà di penetrazione dei nostri prodotti nei mercati globalizzati;
la crisi del comparto agricolo investe in maniera massiccia, come immediata conseguenza, quello bracciantile che vede anno dopo anno ridurre il numero delle giornate lavorative disponibili;
la legge 247/2007 ha cancellato la norma che riconosceva ai braccianti agricoli il riconoscimento automatico della “ricoferma” delle giornate lavorative dell’anno precedente, se inseriti negli elenchi anagrafici dei comuni colpiti da calamità e delimitati con decreto ministeriale;
tale norma determina grave pregiudizio per i braccianti agricoli che, in caso di calamità naturale e di conseguente riduzione di giornate lavorative, non vedono riconfermare automaticamente le giornate lavorative dell’anno precedente nè ai fini previdenziali nè di disoccupazione agricola;

il Governo Nazionale, per fronteggiare la crisi economica, ha concesso per l’anno 2009, dal fondo per l’occupazione, alla Regione Siciliana, in deroga alla vigente normativa risorse economiche da utilizzare per gli ammortizzatori sociali in deroga;
tali risorse possono essere utilizzate per tutte le categorie, eccetto che per quella dei braccianti agricoli in quanto, la norma che le disciplina prevede requisiti che non tengono conto della specificità della categoria medesima (la norma ne prevede il diritto nella forma ma lo esclude nella sostanza);

il mercato del lavoro è in continua fase di trasformazione e che l’offerta di manodopera nel settore agricolo, da più di un decennio, per via della diffusione delle cooperative senza terra, ha radicalmente cambiato le proprie modalità, soprattutto, per quanto concerne l’organizzazione;
in parecchie circostanze la furbesca gestione delle cooperative senza terra, come evidenziano gli interventi della Magistratura, ha determinato truffe sia hai danni dell’INPS sia degli stessi braccianti agricoli onesti;

la persistente crisi di mercato che investe la nostra agricoltura vede molti imprenditori agricoli e parecchi titolari di magazzini di lavorazione e commercializzazione dei prodotti (arance, uva, fichidindia, pere, ecc.), anziché organizzare la filiera nella direzione di competere nei mercati, scaricare i costi della crisi medesima, sulla manodopera bracciantile;

Preso atto che:
la Legge 247/2007 citata in premessa non consente di attivare per la categoria bracciantile la cosiddetta “riconferma”, ossia il riconoscimento delle stesse giornate dell’anno precedente, sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale, ad almeno 4000 lavoratori agricoli della provincia di Catania;

nel 2009, migliaia di braccianti agricoli, in territori colpiti da calamità, sono rimasti senza indennità di disoccupazione o l’hanno percepita solo in parte;

buona parte dei braccianti agricoli della provincia, specie nei periodi della raccolta dell’uva, delle arance, delle pere, ecc., si vedono costretti a lavorare in nero e con salari da terzo mondo oppure, ad essere regolarizzati per meno giornate di quelle effettivamente lavorate ed, in ogni caso, a percepire salari più bassi di quelli indicati in busta paga e previsti dai CCNL;

Considerato che:
le istituzioni hanno il dovere di sostenere il comparto agricolo in crisi ormai da anni, e sostenere il rispetto dei CCNL e la lotta contro il lavoro nero e lo sfruttamento;

Ciò premesso e considerato il consiglio provinciale di Catania impegna il presidente Castiglione affinché sostenga con impegno e si faccia promotore , presso gli organi e le autorità competenti, dei seguenti provvedimenti:

1) rivedere la norma sugli ammortizzatori sociali in deroga, nella direzione di prevedere il diritto all’ attingimento degli ammortizzatori sociali in deroga, anche per la categoria dei braccianti agricoli.

2) a partire dal 2010, le indennità di disoccupazione agricola vengano liquidate entro 60 giorni dalla presentazione e che contestualmente vengano resi disponibili i programma per consentire le liquidazioni degli eventuali ricorsi, come tra l’altro, avviene con le disoccupazioni ordinarie;

3) contrastare il lavoro nero ed ogni forma di sfruttamento in agricoltura ma, soprattutto di stabilire le condizioni per la reale applicazione del contratto di categoria.

4) riconoscimento automatico della “riconferma” delle giornate lavorative dell’anno precedente, se inseriti negli elenchi anagrafici dei comuni colpiti da calamità e delimitati con decreto ministeriale;

5) regolamentazione delle cooperative senza terra per risolvere il problema delle truffe.

6) fare propria la proposta di regolamentazione delle cooperative senza terra elaborata dal Movimento Braccianti, dalla Cgil, Cisl,Cia, Uci, Confcoperative già in possesso della Direzione dell’Inps di Roma e di Sua Eccellenza il Prefetto di Catania.


Copia di questo O.d.g. venga immediatamente inviata al prefetto di Catania, all’ispettorato del lavoro, alla direzione dell’Inps di Roma, al ministro per le attività agricole.



Catania 25 Gennaio 2010
I consiglieri provinciali
Valerio Marletta
Antonio Tomarchio

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