Ad aprire la campagna elettorale a Palagonia è proprio il PDL, scendendo in piazza a comiziare con i pezzi grossi della provincia.
Inizia il quasi-sindaco Benincasa dedicandoci buona parte del suo discorso: ”Un esponente dell’estrema sinistra, la scorsa settimana, in questa piazza ha attaccato me e il mio partito: le sue sono solo chiacchiere da bar, mentre io preferisco fare politica tra la gente.”.
Nonostante ciò, per tutta la durata del comizio, le affermazioni del compagno Valerio e del compagno Lino non sono mai state smentite con fatti o dati, ma vengono considerate chiacchiere a priori perché dette da noi.
Troppo poco per uno che pochi mesi fa era considerato il vento nuovo di Palagonia, soprattutto dagli esponenti di spicco del PD.
Il comizio per tutta la sua durata sembra un racconto tra amici. Quattro colleghi (Stancanelli, (sindaco di Catania), Falcone (consigliere regionale), Strano(candidato europeo) e Malgioglio (sindaco di Ramacca)) di partito che s’incontrano e incominciano a parlare dei vecchi tempi, dei tempi del MSI passando ad AN per finire nel PDL.
Ci chiediamo a chi potrebbe interessare questo bel racconto, soprattutto in una piazza piena di persone che si aspettano proposte serie.
Il balletto di interventi, scandito da risate e battutine tra amici, raggiunge l’apice con l’intervento di Nino Strano, candidato europeo.
Parla di Napoli dell’Abruzzo, di Santoro, Prodi e del caso veline: “Si lamentano che candidiamo belle ragazze, questo perché loro hanno persone brutte come Rosy Bindi e Livia Turco. Loro sono brutti, mentre noi siamo belli”.
Lasciamo al lettore il compito di formulare un eventuale critica a questo discorso. Per noi è vergognoso e danneggia fortemente la figura femminile.
Solo favole e racconti in questo comizio: nessuna proposta, nessun cenno riguardo al programma per le elezioni. Niente di niente.
Invece di racconti futili, perché non ci raccontano la parte interessante della vita di Nino Strano?
Dopo aver militato per anni nel partito neo-fascista MSI, nel 2006 viene eletto al senato tra le file di Alleanza Nazionale. Il giorno della caduta del governo Prodi, diviene famoso per due sue note azioni: per prima si scaglia contro il senatore dell’Udeur Cusumano (che votò la fiducia al governo), gridandogli "Sei un cesso corroso! Sei un frocio mafioso! Sei una merda! Sei una checca squallida!".
In seguito all’ufficialità della caduta di governo stappò una bottiglia di spumante e mangiò della mortadella (riferendosi a Prodi).
Un anno fa viene condannato insieme a Scapagnini, in primo grado, a due anni e due mesi di reclusione per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale a causa di contributi previdenziali dati, in prossimità delle elezioni comunali del 2005, dal Comune di Catania ai dipendenti per i danni causati dal cenere dell'Etna subiti nel 2002.
(Tutto questo non lo inventiamo noi di Rifondazione, controlla su Wikipedia!).
Il suo partito promise che non sarebbe stato mai più candidato, e invece lo ritroviamo a Palagonia, in piazza a parlare di morale e correttezza politica.
Ribadiamo il nostro invito ai partiti e alle persone coinvolti nei nostri comizi a smentire in piazza le nostre affermazioni (se sono ritenute false), non con parole e storielle ma con fatti e dati veri. I nostri discorsi sono testimoniati da dati scritti su carta che siamo disposti a condividere con tutta la cittadinanza.
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