mercoledì 10 dicembre 2008

Dalla Grecia all'Italia. Andreas vive nelle nostre lotte.

Si trattava di una manifestazione studentesca, una manifestazione contro i processi di riforma che in Grecia, come in Italia, come nel resto d'Europa, stanno dismettendo l'università e la ricerca pubbliche. Si trattava di una manifestazione all'interno del quartiere Exarchia, quartiere studentesco e autonomo per eccellenza. La polizia ha sparato e ucciso a freddo un giovane di quindici anni, perché forse ci sono tanti Cossiga anche in Grecia e perché forse i Cossiga in Grecia vengono ascoltati con maggiore solerzia. Solo la potenza di massa dell'Onda, in Italia, ha tenuto distante la repressione più assassina, per quanto non sono mancate provocazioni neo-fasciste e manganelli. L'Europa ha paura, ha paura del fatto che gli studenti non sono più disposti a tollerare l'università del Bologna process, che non accettano più di fare una vita di merda, senza futuro e senza garanzie. Gli studenti sono il public enemy e qualcuno ha deciso di fare sul serio, magari per dare un messaggio a tutti gli altri: "si fa così con questi bastardi, o in classe a studiare o per terra a crepare!" Chissà cosa diranno questure e prefetture italiche, è indubbio, infatti, che il clima italiano è cambiato e che qualcuno vuole menare i manganelli con più decisione.

Anche in questo caso rispondiamo che non abbiamo paura e che Andreas è un nostro compagno! Con i suoi occhi nel cuore saremo in piazza il 12 dicembre, non solo per generalizzare lo sciopero, ma anche per chidere GIUSTIZIA!

Per Andreas, in solidarietà agli studenti greci, a Catania l'assemblea del 10 dicembre.

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