sabato 6 agosto 2011

Catania, interrogazione in Provincia sulla vicenda dei defibrillatori abbandonati

Interrogazione su acquisto defibrillatori e valigette di primo soccorso.


Premesso che:

con determina dirigenziale N° 727 del 15/09/2009 si autorizzava l’avvio di una procedura informale negoziata per l’affidamento della fornitura di n. 10 defibrillatori e n.90 cassette di primo soccorso, mediante pubblicazione
dell’avviso all’albo pretorio e nel profilo del committente;
con successiva determina dirigenziale N° 1052 del 23/12/2009 si affidava la fornitura alla ditta Farmacia D. Bonfanti sull’importo a base d’asta di 33.333 euro oltre Iva;
dalla determina dirigenziale n. 219 del 15/03/2010 si evince chiaramente che la fornitura del materiale in oggetto è stata espletata regolarmente;
 era prevista un’attività formativa che doveva avere luogo nei modi di cui al capitolato di gara e doveva concludersi entro trenta giorni dalla consegna per dieci ore di formazione, suddivisa in almeno tre incontri formativi e rivolta al personale utilizzatore delle apparecchiature. Corso da svolgersi presso la sede dell’Ente.
la fornitura doveva essere eseguita in un’unica soluzione, con consegna della merce presso le sedi scolastiche ubicate nella Provincia di Catania.


Considerato che:

in data 3 Agosto 2011 è stato pubblicato sul quotidiano telematico denominata “Iene sicule” un articolo dal titolo “SCANDALO ALLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA: DEFIBRILLATORI ACQUISTATI E LASCIATI DA OLTRE UN ANNO NEI SOTTERRANEI DELL’ENTE !
nell’articolo viene riportata la notizia che i defibrillatori e le valigette acquistate dall’ente sono tutt’ora nei sotterranei del centro direzionale di via Nuova Luce;
qualora la notizia riportata sul quotidiano si rivelasse esatta, ci troveremmo davanti ad un gravissimo episodio di inefficienza della macchina amministrativa dell’ente, di gravi negligenze dell’apparato burocratico e di sperpero
di denaro pubblico aggravato dal fatto che parliamo di strumenti atti a salvare vite umane.


Ciò premesso e considerato si chiede di sapere:
 
1) Se corrisponde al vero la notizia che i defibrillatori e le valigette giacciono inutilizzati presso i locali dell’ente.
2) La data di consegna presso l’ente del materiale in oggetto.
3) Se è stato espletata l’attività formativa per gli utilizzatori delle apparecchiature.
4) Se le apparecchiature risultano ancora funzionanti.
5) Le motivazioni che hanno portato al mancato utilizzo di queste importantissime apparecchiature.


I Consiglieri Provinciali Valerio Marletta e Antonio Tomarchio, Gruppo Comunisti-IdV

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