Provincia regionale di Catania
Gruppo consiliare "Misto- Comunista"
La "vergogna rifiuti" sulle strade dei comuni catanesi dell'Ato 3 "Simeto Ambiente". Lunedì 17 Gennaio ore 16:00 consiglio provinciale straordinario.
Abbiamo richiesto come gruppo "Misto- Comunista" che lunedì 17 Gennaio si tenga un consiglio provinciale straordinario sulle problematiche riguardanti la gestione dei rifiuti dell'Ato 3 "Simeto Ambiente". Sono stati invitati i vertici dirigenziali dell'Ato, i sindaci dei 18 comuni componenti l'Ato ( Paternò, Adrano, Biancavilla, San Pietro Clarenza, Belpasso, Ragalna, Motta Sant'Anastasia, Tremestrieri, Sant'Agata li Battiati, Gravina, San Giovanni la Punta, Nicolosi, Pedara, San Gregorio, Santa Maria di Licodia, Camporotondo, Mascalucia, Misterbianco), i sindacati e le associazioni che sul territorio si sono occupate del problema.
Le immagini dei cumuli di spazzatura sulle nostre strade sono solo l'ultimo esempio lampante del fallimento delle politiche siciliane sulla gestione dei rifiuti. Un segno tangibile del fallimento della politica. Gli Ato hanno rappresentato grandi "carrozzoni politici" per alimentare il consenso elettorale e il controllo capillare dei posti di sottogoverno. Le nomine politiche di dirigenti spesso incapaci, determinazioni illegittime e contro le direttive europee, assunzioni di grandi masse di lavoratori per alimentare il clientelismo politico sono solo alcuni esempi di come è stato gestito l'Ato 3. E' mancata, a nostro avviso, la dovuta trasparenza degli atti che dovrebbe essere garantita quando si parla di servizi pubblici. Numeroso sono state le segnalazioni alla procura della repubblica.
Persistono in quasi tutti i comuni dell'Ato 3 "Simeto Ambiente" gravi situazioni di disagio che mettono in pericolo la salute, il benessere, la sicurezza, la tutela dell’ambiente, la certezza del salario per gli operatori ecologici e l’incolumità pubblica della collettività e dei singoli cittadini.La Commissione europea all’Ambiente ha annunciato di aver già “avviato un’indagine” per “verificare la corretta applicazione in Sicilia della normativa UE sui rifiuti”, in particolar modo per capire se siano state adottate “le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e per l’ambiente”.
Le discariche a cielo aperto:
I cittadini dei 18 Comuni dell’ATO “Catania 3” sono in più occasioni esposti a gravissimi rischi igienico-sanitari, con seri problemi di ordine pubblico a causa delle montagne di rifiuti accumulati sia nel centro abitato, sia nelle periferie, nelle strade urbane o comunque ricadenti in territorio comunale.
Evidenti sono le formazioni di micro e macro discariche a cielo aperto in tutto il territorio provinciale. Esempio lampante la discarica di contrada Torrette a Biancavilla in pieno Parco dell'Etna! L'area è di competenza della Provincia che, durante un tavolo tecnico, lo scorso Novembre aveva preso impegni (chiudere l'intera area con una recinzione), impegni che a tutt'oggi non sono stati portati avanti.
Gli operatori ecologici non ricevono regolarmente lo stipendio
In questi giorni i lavoratori stanno protestando per non aver ricevuto la tredicesima mensilità, ma quasi ogni mese, forti situazioni di disagio vengono vissute in particolar modo dagli operatori ecologici e dalle loro famiglie. Non ricevendo per tempo l’intera retribuzione non si riconosce al lavoratore il diritto a una retribuzione non solo proporzionata alla quantità e qualità del lavoro, ma anche tale da permettere a lui e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Bollette salate e illegittime:
La determinazione della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale) è avvenuta ad opera della Società d’Ambito in modo illegittimo così come già ampiamente ritenuto da numerose Commissioni Tributarie e dal CGA, che ocn la nota sentenza n. 48 del 2009 ha affermato la competenza dei Consigli comunali nel fissare la TIA. Quindi bollette, piuttosto salate, vengono emesse in spregio alla legge.
Noi pensiamo che si debbano mettere in campo interventi celeri e risolutivi. Bisogna con forza ribadire che l'esperienza Ato Rifiuti, non solo "Simeto ambiente", è giunta al capolinea.
La raccolta differenziata deve diventare il perno dell’intero sistema, nel rispetto delle normative comunitarie vigenti.
Bisogna rivedere i contratti di affidamento del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti.
La gestione del servizio deve ritornare ai Comuni che possano organizzare come meglio credano il servizio e la riscossione delle tariffe in modo assolutamente conforme alle normative vigenti. Una gestione pubblica del ciclo dei rifiuti che rispetti e valorizzi l'ambiente e le bellezze del territorio
Catania 14 Gennaio 2011
I consiglieri provinciali
Valerio Marletta - Rifondazione comunista - Fed. Sinistra
Antonio Tomarchio - Comunisti Italiani - Fed . Sinistra.
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