Due giornate di consiglio provinciale piene zeppe di sospensioni per tentare una mediazione su tutto interna alla maggioranza. È questo il senso di un iter farraginoso, ancora non concluso, per approvare il piano triennale delle opere pubbliche.
La farsa ha raggiunto l’apice quando improvvisamente,a inizio seduta, gli uffici hanno comunicato l’esistenza di progetti “fuori sacco” che supportano di fatto alcuni consiglieri di maggioranza che avevano proposto emendamenti che sarebbero, altrimenti, stati giudicati inammissibili.
L’assenso ad una procedura quantomeno bizzarra da parte dell’ assessore Vaccaro pone l’ennesimo sigillo ad una vicenda che ribadisce dopo il piano sulle alienazioni un atteggiamento e una prassi lesiva della capacità di proposta e del ruolo di tutti quei consiglieri che hanno letto la delibera “originale” e sugli atti ufficiali hanno tentato di dare risposte ai bisogni del territorio e dei cittadini.
Oltre ai metodi abbiamo contestato il merito di un piano che inserisce dentro il mutuo BEI (Banca europea per gli investimenti).
Compaiono infatti 2 campi da golf per un investimento di 16 milioni di euro. Ne abbiamo chiesto la soppressione considerandoli strumentali ad una politica che illude i cittadini ma soprattutto apre la strada per speculazioni e non tiene conto di alcuno studio che li relazioni al fabbisogno idrico già precario.
Tra le scuole quelle di Mascalucia ,Acireale e Bronte ma solo per quest’ultima esiste un progetto esecutivo. Abbiamo presentato a tal proposito un atto di indirizzo con il quale entro 90 giorni si chiede agli uffici di adeguare alla fase esecutiva tutte le progettualità. Inoltre abbiamo fatto notare la misteriosa assenza della scuola prevista a Palagonia nel Piano e che reputiamo essere la migliore arma per sfuggire al controllo sociale che la mafia esercita in quel paese e le cronache giudiziarie di queste ultime settimane confermano la nostra analisi.
Sul versante viabilità reputiamo, tra l’altro, vergognosa l’ assenza delle istituzioni dal territorio acese colpite dal SISMA 2002 che aggiunge ai ritardi inerenti la ricostruzione degli immobili privati anche quelli inerenti la manutenzione di cui necessitavano già 8 anni fa le arterie stradali.
Abbiamo sollevato la questione attraverso emendamenti al P.T. OO.PP che prevede, su proposta delle Giunta Municipale, una priorità talmente bassa che a distanza di 8 anni conferma l’abbandono di arterie stradali di competenza della provincia che ricadono nel territorio acese ( le SP 2/I-II le SP 192 , le SP 49/I-II).
C’e’ poi da notare l’ambiguità politica della proposta politica di Castiglione che nella veste di presidente nazionale dell’ UPI sponsorizza il governo Berlusconi per presunti sostegni alla rete wi-fi e alla banda larga ma agisce in solitudine da presidente della provincia proponendo un “mutuo” per finanziare gli investimenti.
Inquietante la presenza di impianti per il recupero e la produzione di energia di cui non si conosce nulla sulla loro natura nonché sulla loro ubicazione che sembrano essere “piccoli” inceneritori per copertoni e gomme d’auto.
11 ore di consiglio, poche risposte,scarso approfondimento ed un empasse creato da Giunta e PDL convinti di dover chiudere velocemente l’approvazione delle delibera su cui invece si è scatenato un mercanteggiare tra consiglieri furbetti travestiti da paladini del proprio orticello elettorale.
Nulla è ancor oggi stato esitato. Alle 6.30 del 24-12 la seduta è stata chiusa dal presidente del consiglio che non trovava tra i banchi della presidenza alcuni atti originali. Si ricomincerà il 28 dicembre.
I consiglieri provinciali
Antonio Tomarchio PdCI- fed.della sinistra
Valeri o Marletta Prc-fed.della sinistra
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