Riteniamo grave e vergognoso che il Rettore dell'Università di Catania, Prof. Antonino Recca, abbia disertato l'assemblea d'Ateneo del 20 settembre, alla quale era stato formalmente invitato e alla quale aveva assicurato la presenza. Reputiamo ripugnante il fatto che la massima autorità accademica catanese, in controtendenza rispetto al resto dei Rettori italiani, non senta la necessità e non concepisca come fondamentale impegno istituzionale la presenza a un'assemblea che ha visto la partecipazione di centinaia di “cittadini” dell'Ateneo catanese: studenti, ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo, presidi.
Riteniamo ancor più grave che a distanza di pochi giorni il Rettore partecipi al comizio dell'UDC a Messina, sedendo in prima fila, accanto a coloro che hanno contribuito allo sfascio della nostra Regione. L'atteggiamento del Rettore è la dimostrazione concreta di quanto poco interesse egli abbia verso la comunità accademica e quanta attenzione invece riponga verso il suo Partito politico. È inaccettabile la sequenza di umiliazioni che sta subendo l'Università catanese a causa di Recca.
Se non fossimo ormai pienamente consapevoli dell'inadeguatezza dell'attuale Rettore gli chiederemmo di prendere una chiara posizione contro i tagli, di abolire i numeri chiusi, di fermare l'aumento delle tasse, di bloccare l'anno accademico, come sta avvenendo in tante parti d'Italia. Chiederemmo di partecipare alle nostre proteste per un'Università pubblica, aperta a tutti e di qualità. Di fronte alla concezione personalistica del ruolo di Rettore che ha il Prof. Recca, di fronte alla sua arroganza che mortifica le istituzioni accademiche, non possiamo far altro che chiedere, insieme al Movimento Studentesco Catanese, le sue immediate dimissioni dalla carica di Rettore dell'Ateneo di Catania.
È indegno continuare a subire, nel momento più drammatico per l'Università italiana, le azioni di un Rettore che usa la sua carica solo per rafforzare il consenso verso il suo Partito politico e per abbellire il volto dell'UDC seriamente compromesso dalle condanne per mafia di tanti suoi rappresentanti.
Matteo Iannitti – Coordinatore Provinciale Giovani Comuniste/i, Segreteria Rifondazione Comunista
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