lunedì 1 giugno 2009

Margherita Hack - "Se l'opposizione è Veronica..."

da rifondazione.it
intervista di Cosimo Rossi a Margherita Hack (Liberazione, 12/05/2009)

«Non bastavano Rifondazione e i Comunisti italiani? C'era proprio bisogno di un terzo partitino come Sinistra e libertà per continuare a scornarsi e prendere un'altra di quelle batoste che non hanno precedenti nell'ultimo mezzo secolo?». L'astrofisica Margherita Hack, candidata nella lista comunista al nordovest e capolista nelle isole, è di quegli animi schietti e sanguigni come sanno essere i toscani: «La cosa disperante - dice - è che la metà dei cittadini italiani continua a votare il centrodestra incurante di tutte le porcherie che fanno». Incapace di mitigare la critica a una classe politica di sinistra che «dovrebbe mettere da parte distinguo e personalismi», per la scienziata «l'unica difesa da questo berlusconismo imperante è far parte di un'Europa che, nonostante tutti i limiti, ancora è un po' più democratica dell'Italia».

Il parlamento europeo non ha strumenti d'intervento rispetto ai governi nazionali, né c'è un governo europeo. Come può diventare una trincea rispetto alla destra berlusconiana?
Mi pare che l'Europa sia la nostra unica speranza, l'unico argine a questa deriva verso la dittatura mediatica di Berlusconi. Ma che è una democrazia quella italiana? Io guardo all'Europa e mi auguro un'Europa più giusta e efficace, che abbia anche un vero e proprio governo, per arrivare davvero a un'unica nazione europea. Un'Europa che non si occupi solo delle questioni economiche, che certo sono fondamentali, ma che agisca a favore della ricerca scientifica, della cultura, dell'affermazione dei diritti sociali e civili, di una vera accoglienza verso gli immigrati.

Però l'Europa ora come ora si mostra con il volto della Commissione e del Consiglio fatto dai governi nazionali…
E ugualmente mi pare che condanni l'Italia per l'assenza di pluralismo dell'informazione e, proprio in queste ore, per il mancato rispetto dei diritti umani degli stranieri e dei rifugiati. Credo sia compito dei candidati europei battersi per un'Europa nazione e democratica, fondata sulla cittadinanza e il diritto, aperta a chi è più debole e bisognoso. L'Europa, per altro, ha assoluto bisogno di queste persone, che poi sono utilizzate intensamente per tutte quelle mansioni a cui i cittadini europei non vogliono più adempiere. Quindi siamo noi che dovremmo ringraziare loro e non viceversa.

Invece ci si richiama proprio all'Europa per giustificare i respingimenti alle frontiere. Lo fa l'Italia e lo fa anche la Spagna del socialista Zapatero…
Già. E il bello è che l'Italia e Spagna sarebbero anche paesi cristiani, cattolicissimi... Persino i soldati delle navi militari ho visto che si vergognavano di quello che devono fare. E devo anche sentire che l'ex fascista Gianfranco fini prendere posizione contro questo respingimento inumano e incivile dei disperati con maggiore decisione che non il socialista Piero Fassino: sta diventando più democratico e di sinistra lui del Pd.

A proposito di Pd, Franceschini sostiene che l'unica cosa che conta alle prossime elezioni e lo scarto tra il Pd e il Pdl…
Questo è stato anche l'argomento di Veltroni in ultime elezioni politiche, e si è visto il bel risultato che ha ottenuto. Mi pare che si insista nell'errore. Purtroppo è tardi per rimediare. L'unico rimedio sarebbe di tornare a una formula unitaria per contrastare la destra berlusconiana.

Ma anche quella si è rivelata una formula fallimentare…
Io sento l'esigenza assoluta di un unico partito di sinistra, di una sola sinistra nel centrosinistra. Non si può stare tanto a distinguere quando si sta per affogare. Tutta la sinistra secondo me sbaglia. E così si prenderà un'altra batosta. Perché Berlusconi ha la capacità e il potere di tormentare le coscienze con più efficacia di Wanna Marchi grazie al possesso delle televisioni. Come imbonitore e anestesista di coscienze è un maestro. C'è un raggruppamento politico di disonesti nella destra italiana che accettano e realizzano leggi ad personam, che perseguono interessi particolari, che fanno strame della Costituzione: tutte cose che cancellano la democrazia. In Italia si è appena accennato al caso Mills, l'avvocato condannato perché corrompeva testimoni per conto di Berlusconi: lui è stato condannato ma Berlusconi no, grazie al lodo Alfano. In qualsiasi altro paese democratico ci sarebbero state una sollevazione civile e una richiesta di dimissioni. Invece qui ci si scalda solo per la faccenda della moglie e la sua decisione di divorziare, quando ci sarebbero cose ben più serie e gravi: perché domina il pettegolezzo.

In questo Berlusconi è stato vittima di se stesso e del proprio impero mediatico, trovando nella moglie forse il solo, vero avversario…
A Veronica va fatto tanto di cappello. Ma se è lei l'opposizione, poveri noi.

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